Razza Shiba Inu
Verosimilmente arrivato dalla Cina con i primi occupanti umani, il cane giapponese, come appare dai ritrovamenti archeologici è, fra il 6000 ed il 300 prima di Cristo, già sensibilmente differente dai cani europei della stessa epoca. Per la sua taglia è piccolo ed identificabile dalla forma particolare del cranio, dalle orecchie appuntite e dalla coda arrotolata come un cane di tipo "Spitz".
Malgrado una iconografia curiosamente scarsa per il Giappone, il cane accompagna l'uomo nel corso della sua storia: le ore più cupe cominciano con la fine dell'isolamento nipponico, le importazioni delle razze straniere, nel XIX secolo, si fanno frequenti ed il cane locale ha pericolosamente tendenza a scomparire. La reazione dovrà attendere l'inizio del nostro secolo. Parallelamente ad un movimento nazionalista di conservazione dell'identità giapponese, alcuni cinofili intraprendono un censimento minuzioso dei cani nativi UI-INU). La classificazione geografica delle differenti razze di cani Giapponesi risale a questa epoca: il cane di Akita, lo Shikoku, l'Hokkaido, ecc...
Lo Shiba invece non è nominalmente collegato ad una regione, secondo le interpretazioni, Shiba può significare piccola taglia o cane della boscaglia.
Lo Shiba contemporaneo trova le sue origini dalla riunificazione di diverse antiche razze, presenti in molte regioni. Queste razze indigene di piccola taglia sono state raggruppate sotto il nome di Shiba dal Dottor Saito. La creazione nel 1932 di "NIHON KEN HOZONKAI" chiamato anche "NIPPO" (Associazione per la conservazione del cane giapponese) produce il riconoscimento dello Shiba da parte del governo Giapponese come:
"Monumento Nazionale" nel 1936.
Attualmente, lo Shiba continua ad essere uno dei favoriti nel suo paese, è presente in città come in campagna ed è considerato comunemente come cane da compagnia. Il tradizionalismo, l'ultra nazionalismo di certi allevatori sono altrettanti ostacoli da superare per importare uno Shiba di buona selezione. Negli Stati Uniti, in Gran Bretagna ed in Australia, è una delle razze di successo e la crescente popolarità moltiplica i felici proprietari di questo seduttore nato.
Non è ancora così sul continente europeo; poco a poco lo Shiba punta timidamente il suo muso sotto i nostri cieli. La Scandinavia, il Belgio, l'Olanda e la Germania dispongono di un capitale in evoluzione, ma dove è indispensabile diversificare le linee d'origine. Gli allevatori seri di questi paesi lavorano a questo scopo importando e scambiando fra di loro delle nuove linee di sangue. Al seguito l'Italia, la Spagna e la Francia fanno un'entrata ragguardevole in questo gruppo di appassionati. È salutare per la razza che le cose non si sviluppino ad una velocità eccessiva ma è necessario riconoscere che questo cane possiede delle molteplici qualità ed uno charme indubbio.
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